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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

Prevenire......

 Io dico che il Pacchetto de sigarette all'ultimo lo prende!!!!!! A me non me corrompe nessuno, io sò tutto de un pezzo.. !!!!!!!!!!! Poi davanti alle lusinghe e alle varie cazzate ci si casca pensando di averla sfangata, e che er mondo che ci circonda non ti riguarda..... SI !!!!! Siamo abbituati a vedere l'orticello nostro pensando che lui sarà sempre florido, senza riuscire a gurdare oltre il nostro recinto, viviamo alla giornata fregandocene di tutto ciò che va oltre il nostro recinto... Poi quando ti arriva l'inevitabile uragano de na crisi sempre più reale per tutti i cittadini de sta bellissima Italia......(In pratica il tuo recinto cade giù) e ti trovi nelle stesse condizioni di chi tu prima escludevi dai tuoi pensieri e dalle tue preoccupazioni, ti incazzi, vedendo intorno a te il nulla l'indifferenza più totale....  La Prevenzione: Un concetto ormai tanto usto nella medicina, con il famoso slogan "Prevenire è meglio di Curare"

Sentenza Interessante

Ufficio Segreteria Milano, Oggetto: convocazione attivo regionale Filcams di Milano della vigilanza privata (5 ottobre) Care compagne e caricompagni, ll giorno 05 ottobre 2012 presso la Camera del Lavoro di Milano (sala Fiom - 2"piano) alle ore 9,30 si svolgerà l'attivo Filcams Regionate del settore della Vigilanza privata. Alla riunione verrà presentato lo stato delta trattativa per il rinnovo del CCNL aggiornato al 20 settembre u.s. ll confronto e la trattativa riprenderà 12 ottobre p.v. per verificare I'opportunità di una soluzione possibile.  L'attivo Regionale ha anche l'obiettivo di coordinarci al meglio in funzione della sentenza emessa dal Tribunale di Torino riguardante il riconoscimento dell'lvc previsto dagli art.109 e 145 del GCNL scaduta ed a oggi non rinnovato. ll tribunale ordinario di Torino è intervenuto per un esposto presentato dalla Filcams di Torino in merito alla non applicazione di alcune forme e istituti in aggiunta

In Rete con Noi Per Cambiare

Licenziamento per motivo oggettivo...

L'azienda è in crisi? Può licenziare. Anche nella vigilanza privata Scritto da mazza    Mercoledì 19 Settembre 2012 10:22 ROMA - Se l'azienda se la passa male, può licenziare i propri dipendenti e chi si è visto si è visto. L'ha detto la Corte di Cassazione , sez. lav., con sentenza del 9 luglio 2012, n. 11465, dove si legge che licenziare un dipendente "per razionalizzare le spese di gestione per far fronte a sfavorevoli situazioni che impongono un'effettiva necessità di riduzione   dei costi , è scelta riservata all’imprenditore e rientra nella nozione di licenziamento per giustificato motivo oggettivo ." Frase che, tradotta dal giuridichese all'italiano, vuol dire che - in tempi di magra diffusa e generalizzata, dove trovare un Istituto di Vigilanza Privata che se la passi bene equivale a cercare un ago in un pagliaio - tutte le guardie giurate potrebbero dirsi a rischio.

La malattia del Secolo

Che tu possa sparlare di me per avere il mio posto è comprensibile, ma farlo per il gusto di rompermi le palle senza nessuna rientranza....stai male fatte vedè da un bravo Psicologo, hai seriamente un bisogno fottuto di essere curato.... la doppia personalità e na malattia grave che in questo paese in molti hanno........Dobbiamo isolare chi vive in questo stato, per il bene della nostra comunità e fargli capire che se deve da curà..!!!!!!!! Lui si sente invincibile e coglione al tempo stesso, e da la colpa sempre a chi gli sta vicino, è na cozzaglia de infinite cazzate....diffidate di lui, potrebbe nuocervi gravemente....

Basta......

Da:  www.vigilanzaprivataonline.com Rivista d'opinione e non tratta gli episodi di cronaca nera - e tanti ce ne sarebbero da raccontare, purtroppo, nel settore della vigilanza privata . Tuttavia certi gesti vanno oltre la cronaca, oltre il fatto e la persona, per aprirsi a riflessioni di più ampia e drammatica portata. E' il caso di un uomo, una guardia giurata , che ha perso il posto e si è suicidato. Non è il primo nè sarà purtroppo l'ultimo, come non è il primo nè l'ultimo imprenditore che si toglie la vita perchè ha perso non solo la propria fonte di sostentamento, ma anche ciò che genera, moltiplica e restituisce dignità alla vita di una persona. Ci pensino quindi con attenzione gli scienziati e i professori che siedono al Governo prima di fare tagli e riforme lavoricide. E si mettano una mano sul cuore anche le autorità tutorie, che spesso sanno ma fingono di non sapere, che nella vigilanza privata è prassi imporre degli orari di lavoro i

Az...succede avoglia se succede...

La ruota della vita che non se ferma mai....

Quanta gente da rottamare con Marchionne

di Giorgio Cremaschi Improvvisamente l'amministratore delegato della Fiat diventa una persona imbarazzante per tutto il palazzo che l'ha cosi a lungo esaltato. Il ministro Fornero implora telefonate per capire, tutti vogliono chiarezza. Due anni fa Marchionne avviava a Pomigliano la fase finale della distruzione del sistema contrattuale e dei diritti del lavoro, da quello alle pause, a quello allo sciopero e alle stesse libertà sindacali. Lo scopo era presentato come il rilancio della Fiat come grande multinazionale, che non poteva più tollerare i lacci e lacciuoli delle leggi e dei contratti italiani. Eugenio Scalfari dedicò diversi suoi interventi a spiegare che il mondo era cambiato che, come diceva il capo fiat senza tema di sembrare un poco immodesto, Pomigliano segnava una nuova epoca, si entrava nel dopo Cristo della globalizzazione.Sull'onda di quel pensiero si mosse gran parte del centro sinistra, escluse le forze che in questi giorni hanno presentato i

ll Comitato Nodebito:

aderisce alla campagna referendaria per difendere l’articolo 18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori   Il Comitato Nodebito, nato per contrastare le politiche di austerità dell’UE imposte sotto il ricatto dei mercati finanziari, aderisce alla campagna di raccolta delle firme per un referendum abrogativo dell’articolo 8 della legge 148/2011, che legittima gli accordi separati e manomette la democrazia sindacale, e delle norme della legge 92/2012 che hanno cancellato l’articolo 18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori. Quello che non è stato consentito a Berlusconi, la maggioranza PD-PdL-UDC lo ha consentito al governo Monti, che sta realizzando il programma di ‘riforme strutturali’ (pensioni, precarizzazione del lavoro, liberalizzazione del lavoro in ‘entrata’ e in uscita’, privatizzazione dei beni comuni),  richiesto dalla BCE e dalla Commissione europea. Per anni e anni il padronato ha premuto per ‘liberalizzare’ il mercato del lavoro  e  

Art. 18.... raccolta firme contro la riforma fornero

Ci stiamo organizzando per far si che la raccolta delle firme contro la riforma (Fornero) dell'articolo 18, diventi un successo.. Per chi è interessato a collaborare può farlo scrivendomi in privato... palfe21@gmail.com  L'Articolo 8 va difeso da tutti noi... Sopratutto per la nostra categoria, dove la riforma farà delle stragi di operatori,  ed è un dovere per tutti noi firmare....  Sarà un' Ottobre Rosso, di chi vuol difendere i diritti soppressi, di chi lavorando mantiene sto paese governato da Pupazzi... 

Noi lo Avevamo detto....

      Fiat e articolo 18, tranquilli: garantisce Ichino (di Matteo Pucciarelli) Hanno fatto i soloni per anni, col ditino alzato, spiegando a destra e a manca cos’era il “riformismo” e come era arretrato e ideologico quel sindacato lì, la Fiom. Smantellavano diritti, uno dietro l’altro, meno pause anche per pisciare, e loro ti spiegavano che era giusto, che era anche di sinistra, che il mondo cambiava a bisognava adattarsi e crederci e fidarsi. Il padrone, o meglio l’amministratore delegato col maglioncino, ricattava ma invece no, siete voi che non capite, siete voi troppo rigidi, troppo ideologici. Dare dell’ideologizzato a chi difendeva conquiste pagate a caro prezzo nel corso dei decenni passati è diventata a sua volta una forma di ideologia che ha rapito tanti, a “sinistra”. Perché più disfacevi, più andavi contro alla tua storia e ai tuoi valori uccidendo il padre, e più eri moderno, al passo coi tempi: è la “sinistra” che voleva sopravvivere smettend

E Nata Rete 28 Aprile.... l'opposizione in CGIL

Contro la gestione di Susanna Camusso ma anche contro le "involuzioni" della Fiom riprende vita la vecchia area di opposizione nella Cgil. Obiettivi: l'opposizione al governo Monti e all'idea di un Patto per il lavoro Dal sito Rete28aprile L'incontro di Parma, a cui ha partecipato un centinaio di compagni e compagne, ha deciso di dar vita all'opposizione organizzata in CGIL, chiamandola: Rete 28 aprile-opposizione CGIL. La ragione di questa scelta sta nella necessità di organizzare la lotta e l'alternativa contro il governo Monti e l'Europa dell'austerità, contro l'attacco ai diritti e all'occupazione da parte del padronato. Il sindacato confederale, compresa la CGIL, non ha davvero contrastato quella che è la più grave aggressione al lavoro dal 1945 a oggi. E così, in pochi mesi, governo e padronato hanno realizzato succes

Una CGIL che cambia

Resa dei conti nella Fiom tra la maggioranza di Landini e la sinistra interna di Cremaschi e Bellavita. All'ultima riunione del Comitato Centrale dei metalmeccanici due documenti contrapposti. La riunione del comitato centrale della Fiom, ha visto prodursi una rottura nella maggioranza dopo mesi di tensioni tra la leadership di Landini e l'area rappresentata da Sergio Bellavita (vicina alle posizioni di Giorgio Cremaschi). Bellavita, ha infatti presentato un documento alternativo a quello del segretario generale, Maurizio Landini, che aveva proposto un accordo straordinario per il lavoro in risposta agli accordi separati, giudicandolo troppo moderato. Un altro documento è stato presentato anche dalla minoranza “camussiana”, ma con motivazione esattamente opposte. Nelle votazioni su tre documenti contrapposti: quello di maggioranza presentato da Landini é stato approvato con 92 voti (pari al 68%), quello di Bellavita ha ottenuto 13 voti (il 10%), qu

Inizia il gioco al massacro

Italpol....Ecco cosa succede  nella vigilanza, ed ecco quello che si sta prospettando....... Si licenziano colleghi per assumerne altri, e il can can delle G.p.G. comincia la sua pazza suonata, e il tutto grazie alle leggi Italiane che aiutano gli imprenditori a discapito di chi lavora, leggi che non cercano di aumentare la mole di lavoro ma bensì leggi che fanno licenziare per poi riassumere a scapito di chi paga le tasse e dei lavoratori....Si perchè se le gare d'appalto non si facessero al massimo ribasso ma alla migliore offerta e, sopratutto, se il cambio d'appalto fosse fatto con la regola che vede l'azienda subentrante assorbire in toto le Guardie Giurate senza perdite economiche per il lavoratore, tutto questo non accadrebbe!!!!! Perchè non ci sarebbero Guardie Giurate in cassa integrazione. ( Totalmente a carico dei cittadini )  Ma questo le aziende lo sanno ed è per questo che non vogliono il CCNL, o meglio, lo vogliono alle loro condizioni che sono

Strane Unioni.....

A.S. La Cobas: preoccupa i lavoratori la fusione dell’Istituto di Vigilanza “Citta di Cassino”"   Con comunicazione ufficiale del 3 settembre scorso la Società Istituto di Vigilanza città di Cassino, azienda leader del Cassinate per la vigilanza privata,  ha reso noto alle Organizzazioni Sindacali che entro il 30 settembre prossimo  a seguito di una evidente crisi del settore sarà fusa per incorporazione con la  Securitas Metronotte SRL di Roma.  Benche’ ai sensi della legge 428 del 29.12.1990 ai lavoratori saranno garantite inquadramento e retribuzione senza alcuna variazione, siamo fortemente preoccupati per il mantenimento dei livelli occupazionali.  Ci auguriamo che la fusione non comporti una  riorganizzazione aziendale con tagli e spostamenti  in altre sedi, cosi’ come è avvenuto in tantissime aziende del settore in altre zone d’ Italia. Infatti A.S.La COBAS Cassino ha richiesto formalmente un incontro con ambedue le società interessate per esperi

APRIAMO GLI OCCHI......

Negli ultimi tempi sono cresciuti in maniera preoccupante i segnali di attacco nei confronti dell'USB. Fioccano denunce per le nostre partecipazioni ai momenti conflittuali che, seppur ancora insufficienti, stanno segnando l'unica resistenza ai provvedimenti assunti da Monti e dai suoi ministri banchieri. Viene pesantemente messa in discussione la stessa esistenza del pluralismo sindacale attraverso il tentativo di ridurre gli spazi e le agibilità sindacali con la scusa della riduzione della spesa. Si tenta di decapitare, attraverso i licenziamenti, le strutture di direzione dell'organizzazione, da quelle aziendali alle più antiche e conflittuali strutture nazionali quale quella dell'Inps, che ha dato i natali al sindacalismo di base nel pubblico impiego oltre trent'anni fa. Bisogna alzare la guardia! L'ultimo episodio in ordine di tempo, quello dell'INPS, rende plasticamente la misura di quanto sta accadendo. Tre dirigenti sindacali nazionali