Queste ricorrenze mi riportano indietro, e mi fanno riflettere su come i Romani, 2788 anni fa, festeggiavano la propria città, che all'epoca, e bene ricordarlo li proiettava verso un impero che imperava, e, portava benessere sapere e ricchezze, in tutto il mondo. Ecco invece come festeggeranno, fra non molto i Romani che sopravvivranno all'attuale crisi economica fatta da Banche e Lacche, che continuano a sfruttare la povera gente con menzogne truffe e quant'altro, complicando le scalate di indefessi Romani atti scalare le irti montagne. Con la consapevolezza che le sospirate cime si allontanano sempre più. SI..!!!! la vetta che secondo Neruda è lo scopo o la meta della nostra vita, oggi per noi Romani è irraggiungibile. Si la famigerata Cima che soprattutto per chi come me ha le forze in esaurimento, si allontana e diventa sempre più una chimera. Auguro a tutti i Giovani Romani di poter un giorno Godersi sto cazzo de Panorama. Paolo....
Se sei capace di tremare d'indignazione ogni qual volta si commetta una ingiustizia nel Mondo, allora si, siamo compagni...